La riforma della mediazione civile ha come obiettivo principale
quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause nel sistema
Giustizia, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce con
tempi e costi certi.
Questa riforma si affianca alla riforma del Processo Civile e al Programma
di Digitalizzazione della Giustizia con cui s'intende intervenire nella fase
di lavorazione delle cause.
La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e
finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo
amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione
di una proposta per la risoluzione della stessa.
Il mediatore è la persona o le persone fisiche che, individualmente o
collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del
potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del
servizio medesimo. Il mediatore è un professionista con requisiti di
terzieta’. L’organismo dove il mediatore presta la sua opera è vigilato dal
Ministero della giustizia.
La mediazione può svolgersi presso enti pubblici o privati, che sono
iscritti nel registro tenuto presso il Ministero della giustizia e che
erogano il servizio di mediazione nel rispetto della legge, del regolamento
ministeriale e del regolamento interno di cui sono dotati, approvato dal
Ministero della giustizia.
Gli ordini professionali possono costituire organismi di mediazione nelle
materie di loro competenza, previa autorizzazione del Ministero della
giustizia
Gli ordini forensi possono costituire organismi di mediazione in ogni materia.
I consigli degli ordini degli avvocati possono istituire organismi presso ciascun tribunale avvalendosi di proprio personale e utilizzando i locali loro messi a disposizione dal presidente del tribunale.
Gli organismi degli ordini professionali e delle camere di commercio sono iscritti nel registro del Ministero della giustizia a semplice domanda.
Gli ordini forensi possono costituire organismi di mediazione in ogni materia.
I consigli degli ordini degli avvocati possono istituire organismi presso ciascun tribunale avvalendosi di proprio personale e utilizzando i locali loro messi a disposizione dal presidente del tribunale.
Gli organismi degli ordini professionali e delle camere di commercio sono iscritti nel registro del Ministero della giustizia a semplice domanda.
Consob e Banca d'Italia
Nella materia finanziaria e bancaria, il procedimento di mediazione può essere esperito
Nella materia finanziaria e bancaria, il procedimento di mediazione può essere esperito
- presso gli organismi di mediazione
- davanti alla Camera di conciliazione della Consob
Anche il ricorso all’ Arbitro bancario e finanziario
costituito dalla Banca d’Italia produce analoghi effetti giuridici (assolve
la condizione di procedibilità per poter poi rivolgersi al giudice).
Tipi di mediazione
La mediazione può essere:
- facoltativa, e cioé scelta dalle parti
- demandata, quando il giudice, cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione
- obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione
Tipi di mediazione
La mediazione può essere:
- facoltativa, e cioé scelta dalle parti
- demandata, quando il giudice, cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione
- obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione
Mediazione obbligatoria
Dal 21 marzo 2011 la mediazione sarà obbligatoria nei casi di una controversia in materia di:
Dal 21 marzo 2011 la mediazione sarà obbligatoria nei casi di una controversia in materia di:
- diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù di passaggio ecc.)
- divisione
- successioni ereditarie
- patti di famiglia
- locazione
- comodato
- affitto di aziende
- risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità,
- contratti assicurativi, bancari e finanziari
L’obbligatorietà per le numerosissime controversie in materia di condominio
e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti è
stata differita al 20 marzo 2012 per consentire un avvio graduale del
meccanismo.
Provvedimenti giudiziali urgenti
Anche nei casi di mediazione obbligatoria è sempre possibile richiedere al giudice i provvedimenti che, secondo la legge, sono urgenti e indilazionabili.
Procedimento di mediazione
Anche nei casi di mediazione obbligatoria è sempre possibile richiedere al giudice i provvedimenti che, secondo la legge, sono urgenti e indilazionabili.
Procedimento di mediazione
- La mediazione si introduce con una semplice domanda all’organismo, contenente l’indicazione dell’organismo investito, delle parti, dell’oggetto della pretesa e delle relative ragioni.
- Le parti possono scegliere liberamente l’organismo. In caso di più domande, la mediazione si svolgerà davanti all’organismo presso cui è stata presentata e comunicata alla controparte la prima domanda.
- Una volta avviata la mediazione, il mediatore organizza uno o più incontri mirati alla composizione amichevole della controversia
- L’accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo
- Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno
- In caso di insuccesso della mediazione, nel successivo processo il giudice potrà verificare che la scelta dell’organismo non sia stata irragionevole, ad esempio per mancanza di qualsiasi collegamento tra la sede dell’organismo e i fatti della lite ovvero la residenza o il domicilio della controparte.
Mediazione durante il processo
Nel corso del processo le parti, anche su invito del giudice, possono sempre esperire la mediazione.
- Il tentativo i mediazione civile ha una durata massima stabilita dalla legge di 4 mesi.
- Ogni causa civile ha una pausa iniziale che va dalla notifica della citazione al convenuto alla prima udienza di 90 giorni ed è prassi consolidata che in sede di prima udienza almeno una delle parti chieda un ulteriore rinvio di 80 giorni
- La mediazione civile consente di svolgere il tentativo di conciliazione in parallelo rispetto all’avvio della causa in Tribunale e quindi senza aggravio dei tempi della giustizia ordinaria.
Esito della mediazione
L’accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo.
Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno.
Proposta del mediatore
Il mediatore deve fare la proposta se le parti concordemente glielo richiedono.
Negli altri casi il mediatore può fare la proposta, se il regolamento dell’organismo lo prevede.
Se la proposta non viene accettata e il processo davanti al giudice viene iniziato, qualora la sentenza corrisponda alla proposta, le spese del processo saranno a carico della parte che ha rifiutato ingiustificatamente la soluzione conciliativa.
Riservatezza
Nessuna dichiarazione o informazione data dalle parti nel procedimento di mediazione può essere utilizzata nel processo
Nessuna dichiarazione o informazione data da una parte solo al mediatore può essere rivelata alla controparte, e ogni violazione viene sanzionata
Tutte le informazioni riservate sono in ogni caso inutilizzabili in ogni successivo ed eventuale processo.
L’accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo.
Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno.
Proposta del mediatore
Il mediatore deve fare la proposta se le parti concordemente glielo richiedono.
Negli altri casi il mediatore può fare la proposta, se il regolamento dell’organismo lo prevede.
Se la proposta non viene accettata e il processo davanti al giudice viene iniziato, qualora la sentenza corrisponda alla proposta, le spese del processo saranno a carico della parte che ha rifiutato ingiustificatamente la soluzione conciliativa.
Riservatezza
Nessuna dichiarazione o informazione data dalle parti nel procedimento di mediazione può essere utilizzata nel processo
Nessuna dichiarazione o informazione data da una parte solo al mediatore può essere rivelata alla controparte, e ogni violazione viene sanzionata
Tutte le informazioni riservate sono in ogni caso inutilizzabili in ogni successivo ed eventuale processo.
Le parti devono anticipare le spese di avvio del procedimento, pari ad € 40,
e pagare le spese di mediazione.
L’importo delle spese dovute agli organismi pubblici è indicato nella
tabella A del decreto
ministeriale n. 180 del 2010 prevista
dall’articolo 16, comma 4.
Valore minimo della lite in euro | Valore massimo della lite in euro | Spesa per ciascuna parte |
---|---|---|
fino a 1.000 | 65 | |
da 1.001 | a 5.000 | 130 |
da 5.001 | a 10.000 | 240 |
da 10.001 | a 25.000 | 360 |
da 25.001 | a 50.000 | 600 |
da 50.001 | a 250.000 | 1.000 |
da 250.001 | a 500.000 | 2.000 |
da 500.001 | a 2.500.000 | 3.800 |
da 2.500.001 | a 5.000.000 | 5.200 |
oltre 5.000.000 | 9.200 |
Gli organismi privati iscritti nel Registro hanno invece un proprio
tariffario, che deve sempre essere approvato dal Ministro della giustizia,
dove sono indicate le tabelle dei compensi dovuti dalle parti.
La mediazione è totalmente gratuita per i soggetti che
nel processo beneficiano del gratuito patrocinio (soggetti meno abbienti),
in tal caso all’organismo non è dovuta alcuna indennità.
Agevolazioni fiscali
Alle parti che corrispondono l'indennità di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d'imposta fino a concorrenza di € 500 e, in caso di insuccesso della mediazione, € 250.
Agevolazioni fiscali
Alle parti che corrispondono l'indennità di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d'imposta fino a concorrenza di € 500 e, in caso di insuccesso della mediazione, € 250.
Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro sino alla
concorrenza del valore di € 50.000.
Adempimenti inerenti al credito di imposta
L’art. 20 del d.lgs. 28/2010 ha prescritto specifici adempimenti necessari per la determinazione della misura del credito di imposta.
L’art. 20 del d.lgs. 28/2010 ha prescritto specifici adempimenti necessari per la determinazione della misura del credito di imposta.
Si segnala che:
- è stata già inoltrata a tutti gli organismi di mediazione la richiesta di far pervenire presso la direzione generale della giustizia civile i dati di dettaglio necessari,
- è in atto la predisposizione di un programma informatico che consentirà la compiuta comunicazione a tutti gli interessati dell’importo da potere far valere a titolo di credito di imposta per le indennità corrisposte nell’anno 2011.
Si informa, inoltre, che nella sezione VI delle istruzioni per la
compilazione delle dichiarazioni dei redditi 2012 è precisato che se
la comunicazione (relativa al credito di imposta) è pervenuta in data
successiva alla presentazione della dichiarazione dei redditi, il credito di
imposta può essere indicato nella dichiarazione relativa all’anno in cui è
stata ricevuta la comunicazione.
Le indennità dovute dalle parti all’organismo di conciliazione, da € 65 a €
9.200 per le cause con valore oltre i 5 milioni di euro, sono regolate da
una precisa disciplina che mette in corrispondenza valore della lite e costo
della procedura.
In particolare:
In particolare:
- Costi e tempi della procedura sono certi e prestabiliti dalla legge.
- Gli scaglioni più bassi sono allineati a quelli del Contributo Unificato e quelli più alti sono molto più contenuti rispetto ad altre modalità di composizione extragiudiziale delle controversie.
- I minimi tariffari sono sempre derogabili dalle parti.
- Riduzione di 1/3 da applicare alle indennità in caso di mediazione sottoposta a condizioni di procedibilità.
- La legge stabilisce altre circostanze di riduzione dell’indennità (es. se una parte è contumaciale).